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L’Industria Ceraria Migone coopera al piano di sviluppo della comunità cristiana di Terra
Santa, concordato con il Patriarca latino di Gerusalemme, mediante l’importazione e la distribuzione di candele e altri prodotti artigianali realizzati nel villaggio palestinese di Taybeh.
Taybeh è l’antica Efraim, citata molte volte nella Bibbia. È il luogo di cui parla il Vangelo di S.
Giovanni quando riferisce che Gesù vi si rifugiò dopo la decisione presa dal sinedrio di catturarlo per metterlo a morte: "Gesù non si faceva più vedere in pubblico tra i Giudei; egli si ritirò di là nella regione vicina al deserto, in una città chiamata Efraim, dove si trattenne con i suoi discepoli." (Gv 11:54).
Potente fortezza a difesa di Gerusalemme al tempo del regno latino, affidata da re Baldovino IV al marchese Guglielmo di Monferrato, dopo la sconfitta dei Crociati, Saladino ne mutò il nome in Taybeh, che in arabo significa “buono”, per indicare che il villaggio era abitato da gente non ostile.
Taybeh è la località dove, nel 1898, si ritirò Padre Charles de Foucauld, al tempo in cui volle
rivivere “la vita nascosta e umile della santa Famiglia di Nazareth”. Ed è anche quel villaggio
di Efraim di cui parla diffusamente la mistica Maria Valtorta.
Avendo saputo conservare la sua fede attraverso i secoli, oggi Taybeh-Efraim è l’unico villaggio interamente cristiano della Terra Santa. Vi abitano circa 1500 persone, mentre oltre
8000 sono sparse in tutto il mondo in conseguenza di quella emigrazione di massa che ha
avuto inizio dalla metà del secolo scorso e che ha portato alla riduzione da oltre il 20 all’1 per cento la presenza cristiana in Terra Santa. Afflitta da una forte disoccupazione e nella più
cupa miseria, per una singolare “coincidenza” la comunità cristiana di Taybeh-Efraim è stato oggetto di attenzione dell’Associazione “Coltiviamo la Pace” di Firenze, che ha proposto e segue tuttora un apposito piano di sviluppo integrale.
Dall’anno 2003, il villaggio di Taybeh-Efraim è gemellato con l’Arcidiocesi di Firenze; dal 2004, la sua comunità cristiana è stata adottata dalla parrocchia della Basilica di S. Lorenzo, è stato così possibile realizzare un oleificio industriale, per la valorizzazione dei secolari oliveti, un ospedale, un centro per gli anziani non autosufficienti e gli handicappati, un centro per la promozione dei prodotti della comunità cristiana di Terra Santa. Presso quest’ultimo sono stati allestiti alcuni laboratori artigianali per la produzione di oggetti in ceramica (tra cui la “Colomba della Pace”), inoltre dai giovani della comunità vengono prodotti oggetti in legno d’olivo, candele fatte a mano e saponi naturali.
A Taybeh-Efraim è stato, in tal modo, attuato un piano di sviluppo integrale rapido ed efficace:
i suoi prodotti vengono ormai esportati in molti paesi del mondo e possono anche essere acquistati attraverso internet. Il villaggio ha acquistato notorietà ed è perciò meta di numerosi
gruppi di pellegrini; soprattutto, è ammirato e rispettato dalle comunità musulmane ed
ebraiche della Terra Santa, che hanno individuato in esso un esempio di via allo sviluppo e
alla pace.
“Il cammino della pace passa attraverso lo sviluppo”, ha sostenuto profeticamente Paolo VI
nella sua enciclica “Populorum progressio”. È a questo cammino che l’Industria Ceraria
Migone ha aderito, sostenendo la produzione del piccolo laboratorio di Taybeh, che pure
attualmente assicura lavoro e una retribuzione dignitosa a dieci famiglie. La speranza è di vedere sviluppare ulteriormente questa piccola cereria, con la collaborazione di quanti
hanno nel cuore la sopravvivenza delle nostre radici cristiane nella chiesa madre di Gerusalemme e la pace in Terra Santa. Il coordinatore dei progetti dell’Associazione Coltiviamo la Pace
Prof. Giovanni Gianfrate
www.coltiviamolapace.com
E-mail: info@coltiviamolapace.com
OLIVE BRANCH FOUNDATION
Taybeh-Ramallah, Palestine
E-mail: peacelamp@lpj.org
www.taybeh.info
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